PrestitoSi Mediazione Creditizia e' un marchio di PrestitoSi Finance S.p.A.
© 2016 | Tutti i diritti riservati
Iscr. Albo med.cred. O.A.M. N° M54
IVASS sez.E n. E000436289
C.F. e P.IVA 02716500646.
Contents
Il leasing finanziario o locazione finanziaria è un vero e proprio contratto di finanziamento che ha per oggetto la locazione di beni acquistati o fatti costruire dal locatore. Consiste nella possibilità esercitata da una banca o un intermediario finanziario di mettere a disposizione del cliente finale tali beni per uno specifico arco di tempo, dietro versamento di un canone.
Al termine del contratto di leasing finanziario, il cliente ha la possibilità di:
Oltre al leasing finanziario, cui abbiamo accennato poc’anzi, nell’ambito dei finanziamenti aziendali rientra anche il leasing operativo. In quest’ultimo caso, non ci sono passaggi di rischi legati al trasferimento di proprietà, tipici del contratto di leasing finanziario. In termini semplici, il leasing operativo non offre la possibilità di riscattare il bene al termine del contratto.
In un contratto di leasing finanziario entrano in gioco varie figure:
I rapporti tra la ditta fornitrice del bene ed il locatore sono regolati da un vero e proprio contratto di compravendita. In buona sostanza, ciò che accade è la vendita e, dunque, il passaggio del bene dalla ditta fornitrice al locatore.
Il contratto di leasing coinvolge, invece, la banca o società di leasing e il conduttore. Il locatore, dunque, concede in leasing il bene all’utilizzatore che, oltre al pagamento periodico di un canone, può decidere al termine del contratto di riscattare il bene e divenirne il proprietario.
Per le imprese, sono diversi i vantaggi derivanti dal leasing finanziario. Analizziamoli insieme:
Dal canto suo, il locatore (che può essere il produttore/proprietario dei beni) ha la possibilità di soddisfare le esigenze di quelle aziende che necessitano di determinati beni ma che non vogliono o non possono permettersi di acquistarli.
Sono diverse le tipologie di leasing cui è possibile accedere:
Il leasing si definisce mobiliare quando ha per oggetto beni mobili come computer, mezzi, veicoli e così via. Si parla di leasing immobiliare quando ad essere coinvolti sono, per l’appunto, beni immobili come capannoni, magazzini etc. Il leasing è agevolato quando prevede l’erogazione da parte di enti pubblici di contributi sui canoni. Si tratta di operazioni la cui ratio è di agevolare specifiche aree geografiche o comparti dell’economia.
Infine, abbiamo il lease-back, particolare modalità di leasing che consiste nella vendita del bene dal proprietario alla società di leasing. A sua volta, il bene viene dato in leasing allo stesso proprietario, il quale ne conserva la disponibilità e recupera della liquidità, magari da utilizzare per altri investimenti.
Riteniamo opportuno fare un accenno, senza entrare troppo nel dettaglio, al tema delle scritture contabili dei contratti di leasing. In particolare, le rilevazioni contabili si possono effettuare in due modi:
Il metodo finanziario fa uso dei principi contabili internazionali, noti anche come IFRS 16 e IASB, ed è raccomandato principalmente per banche o società quotate. Il metodo patrimoniale si basa, invece, sui principi contabili nazionali.
In termini semplicistici, il metodo finanziario considera il leasing come una vendita, in quanto il bene viene cancellato dal bilancio del locatore, il quale iscrive un credito corrispondente all’importo dei canoni che percepirà.
Di contro, con il metodo patrimoniale il leasing viene assimilato ad un normale canone di locazione, con il locatore che provvede ad iscrivere nelle immobilizzazioni i beni che vengono forniti tramite leasing. Il bene, dunque, rimane nel bilancio del locatore e vi esce solo nel caso in cui l’utilizzatore decida di riscattarlo al termine del contratto.
Leggi anche: guida allo smobilizzo dei crediti.