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Il Piano Transizione 4.0 è un progetto di crescita avallato dal Ministero dello Sviluppo Economico, volto a favorire l’innovazione e gli investimenti in materia di sostenibilità. Consiste in un credito d’imposta che può essere ottenuto da imprese italiane di qualsiasi forma e dimensione (eccetto quelle che hanno in corso procedure concorsuali e che non sono in regola con il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali) per investimenti in:
L’incentivo si rivolge alle imprese che desiderano investire in nuovi beni strumentali, sia materiali che immateriali, collegati alla trasformazione sia tecnologica che digitale dei processi produttivi. L’accesso all’agevolazione è consentito alle imprese le cui strutture produttive sono site in Italia.
Per il 2022, lo Stato riconosce per l’acquisto di beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati un credito d’imposta così suddiviso:
Se l’investimento riguarda beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati, il credito d’imposta è del 20%, nel rispetto del limite massimo dei costi ammissibili, stabilito in 1 milione di euro. Possono rientrare nell’agevolazione anche le spese per servizi legati all’acquisto di soluzioni di cloud computing.
Per le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico, lo Stato riconosce un credito d’imposta del 20% delle spese agevolabili, nel rispetto del limite massimo di 4 milioni di euro.
Per le attività di innovazione tecnologica la cui finalità è legata alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati, si può ottenere un credito d’imposta del 10% delle spese agevolabili nel limite massimo di 2 milioni di euro.
Se, invece, l’investimento nell’attività innovativa a livello tecnologico ha lo scopo di raggiungere un obiettivo di trasformazione dei processi aziendali, in base a quanto stabilito dai principi dell’economia circolare o del paradigma 4.0, il credito d’imposta sale al 15% delle spese ammissibili, nel limite massimo di 2 milioni di euro.
Per le attività di design e ideazione estetica, vi è la possibilità di richiedere un credito d’imposta, nella misura del 10% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di 2 milioni di euro.
Le spese ammissibili sono le seguenti:
L’agevolazione ha lo scopo di offrire sostegno alle imprese che hanno attuato un processo di trasformazione a livello tecnologico e digitale e che hanno bisogno di creare o consolidare le competenze nelle tecnologie abilitanti, indispensabili per la realizzazione del paradigma 4.0.
Il credito d’imposta spetta nella misura del:
La misura del credito d’imposta, sempre rispettando i limiti massimi annuali, passa al 60% qualora i destinatari dei programmi formativi facciano parte delle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati.
Rientrano nel credito d’imposta le seguenti spese:
Per richiedere informazioni circa l’accesso al piano Transizione 4.0 è possibile scrivere a transizione4.0@mise.gov.it. Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico, nella pagina dedicata al piano Transizione 4.0.
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