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Quali sono i motivi che dovrebbero indurre un’impresa a richiedere un finanziamento aziendale? Sostanzialmente, l’idea è quella di impiegare il capitale preso in prestito per migliorare la redditività.
È giusto precisare che il prestito può provenire non soltanto da una banca o da un intermediario finanziario ma anche da cooperative di credito, fondi pubblici o investitori privati.
Chiaramente, a seconda dell’organismo che ha erogato il prestito, i costi possono essere più o meno alti ma va da sé che tassi d’interesse e commissioni sono componenti che entrano in gioco in tutti i finanziamenti. Ecco perché conviene sempre fare una valutazione scrupolosa in via preventiva del finanziamento e delle condizioni proposte.
Andiamo, ora, a vedere le ragioni per cui potrebbe essere molto conveniente richiedere un finanziamento aziendale.
Le banche possono prestare soldi ad aziende che desiderano acquistare immobili per ampliare il proprio raggio d’azione. In un’azienda si parla di processo espansivo quando l’impresa:
Quando si verificano queste condizioni, per una banca è molto più semplice approvare una richiesta di finanziamento aziendale. I prestiti bancari per immobili sono generalmente erogati sotto forma di mutuo.
I mutui aziendali potrebbero utilizzare i beni dell’impresa come garanzia e richiederanno pagamenti mensili o trimestrali dai profitti o dal flusso di cassa. La durata del prestito può variare da 3 a 25 anni e la restituzione del finanziamento può avvenire attraverso pagamenti mensili o trimestrali.
Le aziende hanno due scelte per quanto riguarda l’acquisto di attrezzature: possono acquistarle o noleggiarle. Il leasing finanziario, ad esempio, consente di noleggiare le attrezzature e lascia all’impresa la scelta, alla fine del contratto di leasing, di acquistare o meno l’attrezzatura.
In caso di acquisto, l’attrezzatura, una volta divenuta obsoleta e non più all’altezza delle esigenze dell’organizzazione, può anche essere venduta.
Un’analisi costi-benefici è necessaria per determinare se è meglio acquistare o noleggiare le attrezzature. Quando una banca fa un prestito per attrezzature, di solito si tratta di un finanziamento a termine intermedio che dura meno di tre anni e viene rimborsato in rate mensili. Il rimborso sarà spesso legato direttamente alle previsioni di durata delle apparecchiature finanziate.
Le banche talvolta concedono prestiti a breve termine (rimborsati entro un anno) a piccole imprese che hanno sviluppato un rapporto di fiducia con l’istituto di credito. Effettuare pagamenti in tempo e mantenere un saldo positivo in un conto corrente o di risparmio sono entrambi ottimi modi per far sì che si instauri una relazione fiduciaria con la banca.
Ci sono molte piccole realtà “stagionali”, le quali realizzano la maggior parte delle vendite in specifici periodi dell’anno (ad esempio durante le festività natalizie, in estate ecc.). In casi del genere, è possibile stipulare un prestito a breve termine per acquistare in anticipo la maggior parte della merce. I prestiti bancari per l’acquisto di scorte sono generalmente a breve termine; le aziende adottano strategie per ripagarle una volta terminato il periodo in cui si prevede di realizzare la maggior parte dei profitti, utilizzando i proventi ottenuti.
Il capitale circolante è il denaro utilizzato per gestire le operazioni aziendali quotidiane. Le piccole imprese possono richiedere un finanziamento aziendale per soddisfare i costi operativi fino a quando i loro guadagni non raggiungeranno un certo volume.
Se il debitore ha un buon credito e un solido piano aziendale, il prestito bancario può essere la soluzione migliore per ottenere denaro e far crescere la propria impresa.
I prestiti per capitale circolante generalmente hanno un tasso di interesse più elevato rispetto ai prestiti immobiliari perché le banche li considerano più rischiosi; se l’azienda viene gestita in modo errato o se le attività dell’azienda non generano mai un profitto, l’impresa potrebbe andare incontro al fallimento.
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